Il fenomeno che descrivo di seguito è poco discusso e analizzato ma è di grande interesse e attualità.

Per generazione sandwich si intende quella parte di popolazione prevalentemente femminile che, sia per età che per ruoli svolti, si trova “nel mezzo”.

In occasione della commemorazione dell'Olocauso  ho raccolto alcune testimonianze degli Ospiti della Casa di riposo Villa Estense con la quale da un anno ho il piacere di collaborare.

Questi non hanno memoria delle leggi razziali. Sia perché provenienti da piccolissimi centri nei quali non era presente una comunità ebraica, sia perché all’epoca dei fatti erano troppo piccoli per poter comprendere il genere di abominio che li vedeva testimoni.

Hanno memoria però dell’angoscia provata durante le incursioni dei soldati nelle loro abitazioni e del terrore che li assaliva al suono delle sirene che preannunciavano un attacco aereo.

Ecco alcune delle testimonianze:

La mediazione familiare si pone come principale obiettivo l’accompagnamento della coppia protagonista delle controversie, verso un percorso durante il quale ognuno potrà sentirsi riconosciuto dall’altro, nei propri bisogni, paure, ansie ed aspettative.

Oggi ho proposto ai miei assistiti il gioco del box sensoriale.

Questo gioco è utile a favorire la riattivazione delle capacità della persona anziana con problemi di memoria o con una diagnosi di demenza, contribuisce al rallentamento delle perdite cognitive ed al mantenimento delle abilità.

Il box contiene oggetti che rimandano alla quotidianità fatti di materiali e per utilizzi diversi (una noce, una carota, una bottiglia di plastica, un mazzo di chiavi...), la persona viene bendata ed incoraggiata a pescare qualcosa dall’interno della scatola. A questo punto dovrà compiere uno sforzo mnemonico ed aiutarsi con il tatto, l’olfatto e l’udito per individuare il tipo di oggetto estratto.

Il gioco richiede grande sforzo e concentrazione, probabilmente il primo tentativo non andrà subito bene ma con l’allenamento i risultati sono assicurati!